Come gestire il MUD con RENTRI

Scopri come il RENTRI cambia la gestione del Modello Unico di Dichiarazione Ambientale (MUD)

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica renderà disponibile un modello MUD precompilato tramite RENTRI a partire dal 2027. Fino ad allora, rimane obbligatorio produrre e trasmettere il MUD con le odierne procedure.

L’obbligo di dichiarare i rifiuti prodotti, trasportati, recuperati o smaltiti annualmente resta invariato, ma dal 2027 con RENTRI, la gestione del MUD sarà adeguata alle nuove norme, attraverso un processo digitale che ne implementa la convalida e l’invio.

Utilizzare RENTRI per la dichiarazione MUD

Come anticipato, dal 2027 utilizzare RENTRI per gestire il MUD significherà avvalersi di un modello precompilato, ma sarà compito delle aziende verificare e integrare i dati. Il processo richiede competenze specifiche per garantire la correttezza e la conformità del contenuto.  Ecco i passaggi principali:

  1. Registrazione e accesso: creare un account su RENTRI e accedere alla piattaforma con le informazioni aziendali obbligatorie, comprese quelle relative alle Unità Locali e agli impianti.
  2. Inserimento dati: caricare i dati relativi ai rifiuti gestiti dall’ azienda direttamente sulla piattaforma.
  3. Invio del MUD: una volta verificata la correttezza delle informazioni, è possibile trasmettere il MUD direttamente tramite RENTRI. La piattaforma genera una ricevuta digitale che attesta l’avvenuta trasmissione.

Con RENTRI, i dati mensili registrati nel sistema non sostituiranno l’obbligo di presentare il MUD. I due obblighi coesisteranno, assicurando una gestione completa e trasparente dei rifiuti.

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Nuove procedure per il MUD con RENTRI

Il modello MUD precompilato, che sarà disponibile dal 2027 tramite RENTRI, potrà essere aggiornato dalle aziende con eventuali informazioni aggiuntive solo a partire da quel momento. Per il momento, continuerà a essere necessario compilare e trasmettere il MUD come fatto finora.

L’adempimento del MUD rimane, dunque, obbligatorio per tutte le aziende coinvolte nella gestione dei rifiuti: produzione, trasporto, recupero o smaltimento.

Cosa cambia nel MUD

RENTRI fornirà annualmente, a partire dal 2027, un modello MUD precompilato, che sarà aggiornabile dalle aziende per integrare eventuali informazioni mancanti.

Questa innovazione, definita MUD telematico semplificato, riduce il carico di lavoro richiesto per l’elaborazione manuale e introduce una modalità di gestione basata su una piattaforma completamente digitale. Tuttavia, è importante ricordare che spetta all’azienda verificare il contenuto del modello precompilato, poiché la responsabilità finale resta a carico dell’azienda.

I principali cambiamenti quindi sono due, in breve:

  • Modello precompilato: RENTRI fornirà alle aziende un modello digitale con dati già integrati, che dovrà essere completato con eventuali informazioni in più.
  • Trasmissione digitale: il MUD telematico sarà inviato esclusivamente online, eliminando gradualmente la necessità di compilazione manuale.

È importante sottolineare che il MUD non sarà eliminato, ma trasformato in una dichiarazione completamente digitale, in linea con i requisiti normativi.

Software per la gestione del MUD telematico

RENTRI non è solo una piattaforma per la trasmissione del MUD, ma è in generale uno strumento istituzionale per la gestione complessiva dei rifiuti.

Il sistema è progettato per integrare tutte le operazioni relative alla registrazione dei rifiuti, soprattutto per gestire i Registri di Carico e Scarico e i Formulari rifiuti.

Per le aziende che desiderano un controllo più completo e strumenti realmente ottimizzati per le esigenze operative, esistono diversi software specializzati nella gestione del MUD telematico, progettati per semplificare la compilazione e l’invio delle dichiarazioni ambientali.

Spesso questi strumenti sono integrabili con i sistemi aziendali di gestione dei rifiuti, e offrono funzionalità avanzate dedicate al MUD, assieme alla generazione automatica di report, la verifica dei dati e il monitoraggio delle scadenze.

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Domande frequenti sul MUD con RENTRI

  • Il RENTRI abolirà il MUD o ne semplificherà la gestione?

    Il RENTRI non abolirà il MUD, ma ne semplificherà la gestione. Dal 2027, il RENTRI fornirà un modello MUD precompilato per facilitare la dichiarazione, ma l’obbligo di trasmissione resta, come stabilito dalla normativa vigente.

  • Il MUD sarà ancora obbligatorio nonostante l'avvio del RENTRI?

    Sì, fino al 2027 il MUD sarà obbligatorio, come previsto dall’articolo 2 della Legge n. 70 del 1994. Anche con la registrazione dei dati tramite RENTRI, il MUD tradizionale dovrà essere inviato.

  • Il MUD sarà ancora obbligatorio dopo il 2026?

    Sì, la Dichiarazione MUD rimarrà obbligatoria anche dopo il 2026. A partire dal 2027, sarà disponibile un modello precompilato, ma l’obbligo di dichiarazione rimarrà, sebbene con modalità semplificate tramite RENTRI.

  • Come funzionerà la trasmissione del MUD con la partenza del RENTRI?

    A partire dalla prima annualità successiva alle scadenze di cui all’articolo 13, comma 1, e quindi a partire dal 2027, il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica tramite il RENTRI renderà disponibile annualmente un modello precompilato da integrare, ove necessario e nel rispetto del formato definito dal modello di cui all’articolo 1, comma 3,della legge n. 70 del 1994, ai fini dell’assolvimento dell’obbligo di trasmissione previsto dall’articolo 2 della medesima legge. Sino a tale data rimane in vigore l’obbligo, per i soggetti individuati dalla legge, di redigere e trasmettere il MUD secondo le modalità operative in uso sino ad oggi.

  • Il RENTRI sostituisce la registrazione sul registro di Carico e Scarico cartaceo e la presentazione annuale del MUD?

    Si tratta di due obblighi distinti. A decorrere dall’iscrizione che deve avvenire secondo le scadenze di legge, tutti gli operatori soggetti all’obbligo di tenuta del registro di Carico e Scarico ai sensi dell’art. 190 del D.lgs. 152/2006 dovranno:

    • tenere il registro di Carico e Scarico in formato digitale
    • trasmettere i dati annotati nel registro di Carico e Scarico digitale al RENTRI
    • per il Modello Unico, fino al 2027, resta obbligatorio inviare il MUD con le modalità attuali.

     

    Scopri le scadenze di iscrizione al RENTRI
  • Quali sono i contributi annuali da versare per l'iscrizione?

    L’iscrizione al RENTRI non sostituisce la trasmissione annuale del MUD. In ogni caso, il contributo annuale va versato per ciascuna Unità Locale al momento della presentazione della domanda di iscrizione ed è pari a:
    100 euro per ogni Unità Locale: per enti e imprese produttori iniziali di rifiuti con più di 50 dipendenti, trasportatori, soggetti che svolgono attività di trattamento dei rifiuti, intermediari e consorzi, inclusi i soggetti di cui all’art.18 del D.M. 4 aprile 2023, n. 59;
    50 euro per ogni unità locale: per enti e imprese produttori iniziali di rifiuti con dipendenti da 11 a50;
    15 euro per ogni unità locale: per i produttori di rifiuti diversi da quelli sopra indicati.

    Scopri tutti i dettagli dei costi del RENTRI
  • In caso di Unità Locale con più impianti, come va gestita la registrazione al RENTRI? Devono essere registrati i singoli impianti o l'Unità Locale complessiva?

    L’Unità Locale sarà una sola: ma l’operatore potrà aprire, per la medesima Unità Locale, più registri. Nulla cambia rispetto all’attuale disciplina.

  • Il consulente che attualmente redige il MUD per conto delle ditte può iscriversi quale Delegato?

    I soggetti che possono essere delegati dai produttori sono definiti dall’art. 18 del D.M. 4 aprile 2023 n. 59 e sono unicamente:

    • Associazione imprenditoriale rappresentativa sul piano nazionale o società di servizi di diretta emanazione delle stesse;
    • il gestore del servizio di raccolta o del circuito organizzato di raccolta di cui all’art. 183, comma 1, lettera pp) del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152.

    Il consulente può invece essere nominato dall’impresa quale Incaricato.

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