Approfondiamo cosa sia, in primo luogo, la Conservazione. La Conservazione digitale a norma garantisce nel tempo l’accessibilità, l’utilizzabilità, l’integrità, l’autenticità e la reperibilità dei documenti digitali.
Il processo è regolato dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), che stabilisce le modalità operative, le specifiche tecniche e i modelli organizzativi da seguire.
La normativa digitale insieme alla normativa RENTRI designano dunque che il Registro Cronologico, in quanto documento informatico, venga conservato secondo procedure specifiche che garantiscano:
- Autenticità e integrità: i documenti devono essere conservati in modo che non possano essere alterati o modificati.
- Immodificabilità: una volta creato e registrato il documento, esso deve essere protetto da ogni tentativo di manipolazione.
- Accessibilità e leggibilità: i registri devono essere archiviati in formati che garantiscano la loro fruibilità nel tempo, anche in caso di cambiamenti tecnologici futuri.
In linea con il CAD, i documenti informatici devono essere conservati presso sistemi di Conservazione accreditati AgID. Questi sistemi garantiscono che i documenti siano mantenuti in conformità con gli standard di sicurezza, protezione e accessibilità previsti dalla legge.
Gli operatori devono, dunque:
- Avviare la Conservazione a norma: assicurare che i documenti siano sottoposti a un processo di Conservazione conforme alle normative vigenti.
- Rivolgersi a fornitori certificati: utilizzare servizi di Conservazione offerti da fornitori accreditati, analogamente a quanto avviene per la Conservazione delle fatture elettroniche.
La Conservazione, così come per i documenti elettronici di tipo contabile ad esempio le fatture elettroniche, deve essere operata almeno una volta all’anno.
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