Codice CER 08 03 17*
Il Codice CER 080317* identifica toner per stampa esauriti contenenti sostanze pericolose. Scopri cosa sono, perché sono rifiuti pericolosi e come smaltirli correttamente
I toner per stampa esauriti contenenti sostanze pericolose rappresentano una categoria di rifiuto classificata con il codice CER 080317*.
Questo tipo di rifiuto è generato principalmente in contesti lavorativi come uffici e aziende ad alta produzione documentale, e non può essere smaltito con i rifiuti urbani comuni in quanto contaminato da sostanze tossiche.
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Tabella identificativa CER 080317*
In base al Testo Unico Ambientale la descrizione tecnica del CER 08 03 17* è “toner per stampa esauriti, contenenti sostanze pericolose”.
Proponiamo dunque una tabella identificativa del codice 08 03 17* che aiuti a capire esattamente di quali rifiuti si tratta e, in base a questo, come gestirli.
CER | 080317* |
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Codice EER | 08 03 17* |
Nome comune | Cartucce, toner, ink jet pericolosi |
Produttori iniziali | Banche, liberi professionisti (avvocati, notai, commercialisti, ingegneri), multinazionali, ospedali, società di consulenza finanziaria, uffici, coworking, uffici pubblica amministrazione |
Esempi di rifiuto | Toner e cartucce inkjet esausti che contengono un’elevata dose di sostanze inquinanti, usati nelle stampanti laser, nelle fotocopiatrici e nei fax |
Gestione dei rifiuti CER 080317*
Il CER 080317* identifica toner per stampa esauriti contenenti sostanze pericolose, distinguendoli dai toner non pericolosi classificati con il codice CER 080318.
Il codice 08 03 17* si distingue dal codice 08 03 18 per la composizione chimica: i toner classificati come pericolosi contengono metalli pesanti e polveri sottili potenzialmente tossiche. Al contrario, i CER 080318 non presentano tali caratteristiche e possono essere gestiti con procedure semplificate.
I toner esausti, devono essere raccolti separatamente in contenitori appositi, etichettati e sigillati per evitare dispersioni.
Il processo di gestione dei toner esausti pericolosi inizia con la loro corretta raccolta, che deve essere effettuata in contenitori appositi e separati da altri rifiuti, indipendentemente dalla loro pericolosità. I contenitori utilizzati devono rispettare gli standard di sicurezza imposti dal D.Lgs. 152/2006, per evitare la dispersione di polveri sottili, che possono contenere particelle nocive come carbonio, ossidi di ferro e resina.
Successivamente, i toner possono essere trattati attraverso due principali processi:
- Rigenerazione, che prolunga il ciclo di vita delle cartucce con interventi come pulizia, sostituzione di componenti e riempimento.
- Recupero dei materiali, tramite cui plastica, metalli e gomma vengono separati e reintegrati nel ciclo produttivo.
Il trasporto dei rifiuti CER 080317* deve essere effettuato esclusivamente da operatori iscritti all’Albo Nazionale Gestori Ambientali. Le aziende produttrici di questi rifiuti devono verificare che i trasportatori dispongano di tutte le autorizzazioni necessarie, così da garantire che ogni fase della filiera sia conforme alle normative vigenti.
Trattamento dei rifiuti CER 080317*
Una delle soluzioni più sostenibili per la gestione dei toner esausti contenenti sostanze pericolose è la rigenerazione.
Un esempio di rigenerazione di un rifiuto con codice CER 080317* prevede lo smontaggio delle cartucce, la pulizia dei residui e la sostituzione delle componenti usurate, permettendo di ottenere un prodotto rigenerato equivalente all’originale sia per qualità che per durata.
Parallelamente, i rifiuti non rigenerabili vengono sottoposti a trattamenti che consentono di recuperare materiali preziosi come plastica, alluminio e gomma, che vengono quindi reintegrati nel ciclo produttivo attraverso tecnologie avanzate.
Gli impianti moderni per il trattamento dei consumabili da stampa esausti utilizzano, infatti, soluzioni tecnologiche avanzate come trituratori quadri-albero (TQ), che riducono i rifiuti a frammenti di dimensioni inferiori a 40 mm, separando ferro, plastica e materiali non ferrosi. Inoltre, i sistemi di aspirazione delle polveri garantiscono un processo sicuro e completo.
Adempimenti normativi CER 080317*
La gestione dei rifiuti pericolosi classificati come CER 08 03 17*, come i toner esausti contenenti sostanze pericolose, è strettamente regolata da normative italiane ed europee, con l’obiettivo di garantire una tracciabilità completa e una gestione sicura.
Secondo il D.Lgs. 152/2006, le aziende produttrici di questi rifiuti devono adottare procedure rigorose e documentare ogni fase della gestione attraverso tre strumenti principali:
- Formulario di Identificazione Rifiuti (FIR): obbligatorio per il trasporto, questo documento attesta il percorso dei rifiuti, indicando dettagli come il produttore, il trasportatore e l’impianto di destinazione. L’obbligo di compilazione, previsto dall’articolo 193 del D.Lgs. 152/2006, è fondamentale per garantire la conformità. Tuttavia, per la movimentazione dei toner esausti all’interno di aree private, non è necessario compilare il FIR, pur rimanendo indispensabile la registrazione interna.
- Registro di carico e scarico rifiuti: come stabilito dall’articolo 190 del D.Lgs. 152/2006, questo registro documenta la quantità, la tipologia e la destinazione dei rifiuti, fungendo da strumento di monitoraggio continuo. È obbligatorio per tutte le aziende coinvolte nella gestione di rifiuti pericolosi.
- MUD (Modello Unico di Dichiarazione Ambientale): previsto dal D.Lgs. 205/2010 e richiesto annualmente, il MUD consente di rendicontare la quantità e la tipologia di rifiuti prodotti e smaltiti, contribuendo a una visione complessiva delle operazioni ambientali dell’azienda.
Altre normative che regolano il trattamento e la tracciabilità dei rifiuti CER 08 03 17* sono:
- La Direttiva 2008/98/CE, che definisce i principi europei per la gestione sostenibile dei rifiuti.
- Il Decreto Ronchi (D.Lgs. 22/1997), precursore delle attuali normative, che introduce il concetto di tracciabilità.
La gestione inappropriata o la mancata compilazione della documentazione richiesta può comportare sanzioni amministrative e penali, come previsto dal D.Lgs. 152/2006. Ad esempio:
- Omessa compilazione del FIR può comportare multe significative e, in caso di gravi irregolarità, responsabilità penali.
- Registrazioni incomplete o inesatte nel Registro di Carico e Scarico possono essere soggette a verifiche e sanzioni da parte delle autorità competenti, come ARPA e NOE.
