Riutilizzo degli Imballaggi resi: quando è consentito?
Riutilizzo degli Imballaggi resi: cerchiamo di capire quando un imballaggio reso o da rendere non è un rifiuto; ed il suo riutilizzo in azienda è lecito.
Quando un imballaggio è un rifiuto?
Per definire un imballaggio rifiuto e quindi gestirlo come tale, deve verificarsi almeno una delle seguenti condizioni:
- Che il detentore si disfi dell’imballaggio.
- Che il detentore abbia l’intenzione o l’obbligo di disfarsi dell’imballaggio: ovvero che lo stesso cessi di essere riutilizzabile.
Gli imballaggi restituiti all’azienda fornitrice di prodotti imballati, potrebbero non essere considerati rifiuti.
Il fatto che gli imballaggi vengano commercializzati, non soddisfa automaticamente il requisito del “non disfarsi”, poiché gli stessi potrebbero anche non essere più idonei a svolgere la loro funzione.
Leggi anche Il CONAI. Cos’è e come funziona il Consorzio Nazionale imballaggi
Riutilizzo degli imballaggi resi: quando è possibile?
Secondo il T.U. Ambientale (art. 218, lett. i) si definisce riutilizzo di un imballaggio:
“Qualsiasi operazione nella quale l’imballaggio concepito e progettato per poter compiere, durante il suo ciclo di vita, un numero minimo di spostamenti o rotazioni è riempito di nuovo o reimpiegato per un uso identico a quello per il quale è stato concepito, con o senza il supporto di prodotti ausiliari presenti sul mercato che consentano il riempimento dell’imballaggio stesso; tale imballaggio riutilizzato diventa rifiuto di imballaggio quando cessa di essere reimpiegato”.
Teniamo presente che il T.U. Ambientale è animato da una forte spinta a non considerare rifiuti quei materiali suscettibili di oggettivo riutilizzo col fine di svolgere la loro funzione originaria: questo è il caso di fusti che vengono sottoposti ad attività che consentono nuovamente il loro utilizzo, in conformità all’uso originario per cui sono stati concepiti.
Leggi anche Che cos’è un imballaggio per la normativa ambientale?
Conclusioni
Possiamo pertanto sostenere che l’imballo vuoto, non è di fatto un rifiuto, ed una volta reso, può essere impiegato nuovamente come imballo.
Gli imballaggi resi non saranno considerati rifiuti qualora, ad esempio, si attesti attraverso un contratto: che dovrà certificare l’accordo delle parti in relazione al servizio offerto, avente ad oggetto la raccolta degli imballaggi, col fine di avviarli al riutilizzo per un uso identico a quello per il quale sono stati concepiti.
Ne consegue che le aziende che ritirano gli imballaggi (resi) non necessitano di autorizzazione al trasporto dei rifiuti, anzi, la operazioni di movimentazione degli imballaggi possono essere effettuate con gli stessi mezzi adibiti al trasporto delle merci (imballaggi pieni).
Leggi anche I rifiuti di imballaggi sono assimilabili ai rifiuti urbani?
Se questo articolo ti è piaciuto e lo hai trovato utile, condividilo con colleghi e amici. Se vuoi ricevere mensilmente la raccolta degli articoli pubblicati su Rifiutoo puoi iscriverti alla Newsletter oppure seguire Rifiutoo sui canali social.
Gli utenti hanno commentato: