Rifiuti pericolosi e codici a specchio
L’obiettivo di questo articolo è approfondire il concetto di rifiuto pericoloso e codice CER a specchio. Alcuni rifiuti infatti possono essere identificati come pericolosi o non pericolosi a seconda della concentrazione delle sostanze pericolose in essi contenute.
Indice
- Codici pericolosi e voci a specchio
- Voci a specchio ed obbligo di analisi
- Caratteristiche di pericolo dei rifiuti
- Tabella delle caratteristiche di pericolo
- Individuazione della pericolosità
Codici pericolosi e voci a specchio
Nell’ambito della gestione rifiuti, l’elenco dei codici CER si divide in codici CER non pericolosi e codici CER pericolosi. Convenzionalmente i rifiuti pericolosi vengono identificati con un asterisco (*) dopo le cifre (es. 02 01 08* “rifiuti agrochimici contenenti sostanze pericolose”).
La pericolosità di un rifiuto, quando non è determinabile dalle schede di sicurezza dei prodotti che costituiscono il rifiuto, viene determinata tramite analisi di laboratorio. Dette analisi sono volte a verificare l’eventuale superamento di valori di soglia individuati dalle Direttive sulla classificazione, l’etichettatura e l’imballaggio delle sostanze pericolose.
Questa procedura si applica alle tipologie di rifiuti individuati da “codici CER a specchio“, che sono quelle coppie di diversi codici cer che si riferiscono allo stesso rifiuto, uno (asteriscato) nel caso in cui esso sia un rifiuto pericoloso e l’altro (non asteriscato) nel caso in cui non lo sia. Altri tipi di rifiuti, invece, sono necessariamente pericolosi o non pericolosi in base alla loro tipologia e pertanto la loro classificazione non richiede analisi.
Voci a specchio ed obbligo di analisi
Per quei rifiuti identificati da un codice CER che presenta la voce “a specchio” è obbligatorio eseguire le analisi di caratterizzazione per determinare il codice CER corretto (pericoloso o no). Questo perchè i rifiuti caratterizzati da voci a specchio sono pericolosi solo quando le concentrazioni di determinate sostanze pericolose eccedono i limiti di legge.
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Caratteristiche di pericolo dei rifiuti
Qualsiasi rifiuto che può essere identificato da una voce contrassegnata da un asterisco “*” va considerato pericoloso. I rifiuti definiti da tutte le altre voci sono considerati non pericolosi. Al fine di classificare correttamente un rifiuto pericoloso è necessario valutare a quale delle seguenti tipologie di voci debbano essere assegnati i rifiuti in esame:
- voce di pericolo assoluto (AH, Absolute Hazardous, contrassegnata da un asterisco (*))
i rifiuti assegnati a voci AH non possono essere assegnati a voci di non pericolo e sono considerati pericolosi senza ulteriore valutazione. Qualora un rifiuto sia assegnato a una voce AH, è classificato come pericoloso e non occorrono ulteriori valutazioni in merito alla classificazione. Tuttavia, sarà necessario procedere con la determinazione delle caratteristiche di pericolo presentate dal rifiuto in questione. - voce di non pericolo assoluto (ANH)
i rifiuti assegnati a voci ANH non possono essere assegnati a voci di pericolo e devono essere classificati come non pericolosi senza ulteriore valutazione. Qualora un rifiuto sia assegnato a una voce ANH, lo stesso è classificato come non pericoloso e non occorrono ulteriori valutazioni per decidere se detto rifiuto debba essere classificato come non pericoloso. - voce specchio
le «voci specchio» possono essere definite come due o più voci correlate, una delle quali è pericolosa e l’altra no. A differenza delle voci AH o ANH, se un rifiuto viene assegnato a un gruppo di voci alternative, occorre intraprendere una valutazione più approfondita ai fini dell’assegnazione.
Tabella delle caratteristiche di pericolo
(descrizione desunta dalla direttiva quadro sui rifiuti, allegato III)
HP1 | Esplosivo |
HP2 | Comburenti |
HP3 | Infiammabile |
HP4 | Irritante – Irritazione cutanea e lesioni oculari |
HP5 | Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT, Specific Target Organ Toxicity)/Tossicità in caso di aspirazione |
HP6 | Tossicità acuta |
HP7 | Cancerogeno |
HP8 | Corrosivo |
HP9 | Infettivo |
HP10 | Tossico per la riproduzione |
HP11 | Mutageno |
HP12 | Liberazione di gas a tossicità acuta |
HP13 | Sensibilizzante |
HP14 | Sostanze ecotossiche |
HP15 | Rifiuto che non possiede direttamente una delle caratteristiche di pericolo summenzionate ma può manifestarla successivamente |
Individuazione della pericolosità
L’ottenimento di informazioni sufficienti sulla presenza e sul tenore di sostanze pericolose nei rifiuti costituisce una fase importante della classificazione dei rifiuti al fine di poter stabilire se gli stessi possono presentare caratteristiche di pericolo da HP1 a HP15. Esistono modi diversi per raccogliere informazioni sulla composizione pertinente dei rifiuti, sulle sostanze pericolose presenti e sulle potenziali caratteristiche di pericolo presentate dagli stessi:
- informazioni sulla chimica/sul processo di fabbricazione che «generano rifiuti» e sulle relative sostanze in ingresso e intermedie, inclusi i pareri di esperti (fonti utili possono essere relazioni BREF, manuali dei processi industriali, descrizioni dei processi ed elenchi di materiali di ingresso forniti dal produttore, ecc.);
- dati forniti dal produttore originario della sostanza o dell’oggetto prima che questi diventassero rifiuti, ad esempio schede di dati di sicurezza, etichetta del prodotto o schede di prodotto;
- banche dati sulle analisi dei rifiuti disponibili a livello di Stati membri;
- campionamento e analisi chimica dei rifiuti.
Una volta raccolte le informazioni sulla composizione dei rifiuti, è possibile valutare se le sostanze identificate sono classificate come pericolose. Al fine di determinare se le sostanze contenute sono classificate come pericolose e per saperne di più sulle classi e sulle categorie di pericolo specifiche attribuite alle sostanze a norma del regolamento CLP, è necessario fare riferimento agli orientamenti forniti nell’allegato 2 della Comunicazione 2018/C 124/01.
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