Quali sono le categorie dell’albo gestori ambientali e cosa prevedono?
L’albo gestori ambientali prevede la suddivisione in dieci categorie d’iscrizione in base alla tipologia di attività di gestione rifiuti. Scopriamo come sono suddivise e quali sono le modalità di iscrizione all’Albo.
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Introduzione
L’Albo nazionale gestori ambientali, istituito dal D.lgs. 152/2006, è il pubblico registro al quale devono essere iscritti tutti i soggetti che intendono svolgere determinate operazioni legate alla gestione dei rifiuti.
Nello specifico tutte le imprese ed enti che esercitino almeno una tra le attività di raccolta, trasporto, commercio e intermediazione di rifiuti. L’iscrizione è necessaria anche per poter effettuare la bonifica di siti e di beni contenenti amianto. Essere iscritti all’Albo costituisce l’autorizzazione all’esercizio di queste attività altrimenti non consentite.
Le imprese intenzionate a svolgere le attività citate sono obbligate ad iscriversi e per farlo devono dimostrare il possesso di determinati requisiti di natura tecnica, economica e legale. Durante l’iter di iscrizione vengono registrati tutti i mezzi per il trasporto dei rifiuti per poter essere censiti e controllabili così come avviene per gli attori preposti alla raccolta.
Le Categorie dell’Albo gestori ambientali
Il regolamento dell’Albo gestori ambientali entrato in vigore con il D.M. n. 120/2014, prevede la suddivisione delle attività soggette all’iscrizione in dieci categorie secondo il seguente schema:
CATEGORIA 1
- Attività di raccolta e trasporto di rifiuti urbani (R.U.)
- Spazzamento meccanizzato
- Gestione dei centri di raccolta
CATEGORIA 2bis
Produttori iniziali di rifiuti non pericolosi che effettuano operazioni di raccolta e trasporto dei propri rifiuti, nonché i produttori iniziali di rifiuti pericolosi che effettuano operazioni di raccolta e trasporto dei propri rifiuti pericolosi in quantità non eccedenti trenta chilogrammi o trenta litri al giorno menzionate al comma 8 dell’art. 212 del D.lgs. 152/2006.
CATEGORIA 3bis
Categoria riguardante la gestione di RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) e riservata alle seguenti attività:
- Distributori e installatori di apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE),
- Trasportatori di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche in nome dei distributori,
- Installatori e gestori dei centri di assistenza tecnica di tali apparecchiature di cui al decreto 65/2010 del Ministro dell’Ambiente di concerto con i Ministri dello sviluppo economico e della salute 8 marzo 2010.
CATEGORIA 4
Raccolta e trasporto di rifiuti speciali non pericolosi
CATEGORIA 5
Raccolta e trasporto di rifiuti speciali pericolosi
CATEGORIA 6
Imprese che effettuano il solo esercizio dei trasporti transfrontalieri dei rifiuti di cui al comma 3 dell’articolo 194 del D.lgs. 152/2006
CATEGORIA 7 (non ancora attiva)
Operatori logistici presso stazioni ferroviarie, interporti, impianti di terminalizzazione, scali merci e porti, ai quali, nell’ambito del trasporto intermodale, sono affidati rifiuti in attesa della presa in carico degli stessi da parte dell’impresa ferroviaria o navale o dell’impresa che effettua il successivo trasporto.
CATEGORIA 8
Intermediazione e commercio di rifiuti senza detenzione dei rifiuti stessi
CATEGORIA 9
Bonifica di siti
CATEGORIA 10
Bonifica di beni contenenti amianto
Le classi delle categorie dell’Albo gestori ambientali
Tutte le categorie di iscrizione all’Albo gestori ambientali sono poi ulteriormente divise in classi. Questa divisione è relativa alla dimensione dell’attività posta in essere. Non si tratta di un elemento secondario anche perché cambiano gli importi per l’iscrizione all’Albo. Inoltre le classi coincidono con quelle dei Responsabili Tecnici.
Per iscriversi all’Albo è necessario come risaputo dotarsi di un Responsabile Tecnico. La Normativa a questo proposito infatti prevede un requisito di esperienza che si matura negli anni partendo con la gestione di quantità minori di rifiuti per poi consentire col passare del tempo la gestione di quantità maggiori. In questo modo la Legge cerca di evitare che Responsabili Tecnici senza esperienza gestiscano grosse quantità di rifiuti.
Leggi anche Responsabile Tecnico Gestione Rifiuti: Chi è, requisiti e di cosa si occupa in azienda
Categoria 1 suddivisa in sei Classi in base alla popolazione complessivamente servita:
- A – uguale o superiore a 500mila abitanti
- B – da 100mila a 500mila abitanti
- C – da 50mila a 100mila abitanti
- D – da 20mila a 50mila abitanti
- E – da 5mila a 20mila abitanti
- F – fino a 5mila abitanti
Categorie da 4 a 8 suddivise in sei Classi in funzione della quantità annua complessiva di rifiuti gestiti:
- A – quantità uguale o superiore a 200mila tonnellate
- B – da 60mila a 200mila tonnellate
- C – da 15mila a 60mila tonnellate
- D – da 6mila a 15mila tonnellate
- E – da 3mila a 6mila tonnellate
- F – fino a 3mila tonnellate
Categorie 9 e 10 suddivise in cinque Classi in base al totale del volume d’affari annuo dei lavori di bonifica che possono essere messi in cantiere:
- A – oltre 9 milioni di Euro
- B – fino a 9 milioni di Euro
- C – fino a 2,5 milioni di Euro
- D – fino a un milione di Euro
- E – fino a 200mila Euro
Come iscriversi all’albo – procedura ordinaria e semplificata
La procedura d’iscrizione è di due tipi, ordinaria e semplificata. L’ iscrizione di tipo ordinario è riservata ai soggetti elencati al comma 5 dell’articolo 212 del D.lgs. 152/06. I soggetti in questione devono presentare la domanda d’iscrizione alla Sezione regionale dove ha sede legale l’impresa o l’ente. Nel caso di organizzazioni con sede legale all’estero, queste devono presentare la domanda alla Sezione regionale dove si trova la sede secondaria o il domicilio.
La domanda di iscrizione dev’essere trasmessa alla Sezione in questione con modalità informatica tramite il sistema Agest Telematico accedendo autenticandosi sul portale dell’Albo. A seconda della categoria e della tipologia di istanza da presentare (iscrizione, modifica), oltre a compilare la relativa domanda attraverso la piattaforma bisogna allegare la documentazione necessaria o l’ulteriore modulistica richiesta.
Entro sessanta giorni dalla ricezione della domanda di iscrizione la Sezione concluderà l’istruttoria deliberandone l’accoglimento o il rigetto e dandone comunicazione al soggetto richiedente. Questo iter potrà subire non più di un’interruzione di durata massima di trenta giorni per eventuali integrazioni di documentazione. Se l’iscrizione è sottoposta a garanzia finanziaria, il soggetto deve presentare tale garanzia entro novanta giorni dalla comunicazione di accoglimento poi la Sezione la accetterà formalizzando il provvedimento di iscrizione entro trenta giorni dalla sua ricezione.
L’iscrizione semplificata è riservata invece ai soggetti elencati nell’articolo 16 del D.M. 120/2014 e ai soggetti che effettuano attività di gestione dei RAEE. Questa procedura prevede la trasmissione della domanda alle Sezioni regionali sempre tramite modalità informatica attraverso il portale dell’Albo dove serve autenticarsi per accedere. La Sezione ricevente verifica il possesso dei requisiti richiesti per l’esercizio delle attività del soggetto che avanza la domanda ed entro trenta giorni delibera o meno l’iscrizione.
Leggi anche Aprire un’attività di gestione rifiuti: cosa devi sapere e quali documenti presentare
Condizioni particolari d’iscrizione
In realtà però l’esercizio di attività di alcune Categorie dell’Albo è consentito anche attraverso l’iscrizione in altre Categorie. L’esercizio delle attività delle categorie 2bis e 3bis sono infatti consentite con l’iscrizione nelle Categorie 4 e 5 se il loro svolgimento non comporta variazioni di categoria, classe e tipologia di rifiuti per le quali l’impresa è iscritta.
Lo stesso discorso vale per l’esercizio delle attività della categoria 6 che sono consentite essendo iscritti alle categorie 1, 4 o 5 sempre se lo svolgimento delle attività non comporta variazioni di categoria, classe e tipologia di rifiuti per le quali l’impresa è iscritta.
Come pagare l‘iscrizione all’Albo gestori ambientali
All’atto della presentazione della domanda occorre effettuare il pagamento delle marche da bollo e dei diritti di segreteria dovuti. Il pagamento di questi può essere eseguito solo in modalità telematica.
Per l’iscrizione e il suo mantenimento occorre versare il diritto annuale, d’importo variabile a seconda delle categorie e delle classi di appartenenza. È comunque prevista la possibilità di rateizzare l’importo complessivo del diritto annuale. Entro il 30 aprile di ogni anno poi è dovuto il versamento del diritto annuale per il mantenimento dell’iscrizione.
Per effettuare il pagamento dei diritti annuali, l’impresa deve accedere nella propria area riservata effettuando il login sul sito dell’Albo ed entrando nella sezione “Diritti” dove sono visualizzati in dettaglio gli importi dovuti e le modalità di pagamento telematico.
Le modalità previste di pagamento sono:
- Carta di credito su circuito Visa/MasterCard senza alcuna commissione aggiuntiva
- TelemacoPay su circuito InfoCamere o IConto – possibile solo se nello stesso pagamento sono contenuti anche i versamenti per bolli e/o diritti di segreteria.
- MAV Elettronico Bancario pagabile senza alcuna commissione aggiuntiva presso qualsiasi sportello bancario oppure anche on line ad esclusione di Poste Italiane e Banco Posta.
- PagoPA
Come scaricare il MAV
Una piccola parentesi l’apriamo sul MAV, il pagamento mediante avviso, una delle possibili modalità di pagamento informatico con le quali è possibile effettuare il pagamento dei diritti annui di iscrizione. Il pagamento del bollettino MAV segue una procedura interbancaria standard. Questo strumento consente il pagamento immediato senza alcuna commissione aggiuntiva mediante qualsiasi istituto bancario anche attraverso l’home banking.
Nel caso dell’iscrizione all’Albo gestori ambientali il pagamento attraverso il MAV può essere utilizzato limitatamente al pagamento del diritto annuale o per il mantenimento dell’iscrizione. Pertanto il pagamento tramite MAV nel caso di una modifica di classe dimensionale non è ammesso.
Durante la procedura di pagamento una volta selezionata questa modalità basterà procedere con l’inserimento dei dati e al termine dell’operazione sarà generato il bollettino MAV che può essere scaricato e pagato presso l’istituto di credito. È presente infatti il pulsante “Scarica PDF MAV” premendo il quale sarà possibile ottenere il documento.
Come cancellarsi dall’Albo gestori ambientali
La cancellazione dell’impresa dall’Albo gestori ambientali avviene automaticamente nel caso di cancellazione dal registro imprese o dal repertorio delle notizie economiche e amministrative, ovvero quando avviene la cessazione di un’attività. Questo perché l’informazione viene acquisita d’ufficio dalla Sezione Regionale attraverso una comunicazione tra i diversi enti. Le imprese che invece intendono cancellarsi dall’Albo gestori senza cessare la propria attività devono presentare domanda di cancellazione.
La domanda di cancellazione per le imprese facenti parte le Categorie 1, 4, 5, 8, 9, 10 deve essere inviata in modalità informatica tramite Agest telematico allegando la seguente documentazione:
- Modello di domanda generato in automatico dal sistema telematico, firmato dal titolare/legale rappresentante dell’impresa
- Fotocopia di un documento di identità del titolare/legale rappresentante
- Foglio riepilogativo dell’istanza generato in automatico dal sistema riportante lo stesso codice identificativo del modello di domanda
- Diritti di segreteria
I soggetti iscritti alle Categorie 2bis e 3bis, ma solo se iscritti esclusivamente a tali categorie, devono presentare la stessa documentazione ma non sono tenuti al pagamento dei diritti di segreteria.
Conclusioni
Abbiamo visto quali sono le diverse categorie dell’Albo gestori ambientali e cosa bisogna fare per iscriversi e nel caso cancellarsi. Per approfondire le tematiche ed accertarsi di compiere in maniera esatta tutte le modalità d’iscrizione, si consiglia di visitare la sezione dedicata del sito ufficiale dell’Albo gestori ambientali. Questo per rimanere sempre aggiornati su novità normative ed assicurarsi di effettuare correttamente le procedure.
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