Come compilare il Nuovo Modello di Registro Carico e Scarico
Con l’introduzione del Nuovo Modello di Registro Carico e Scarico, la gestione dei rifiuti per i produttori iniziali richiede aggiornamenti per garantire la conformità alle normative.
Abbiamo pensato questa guida pratica per i Produttori iniziali di rifiuti, con l’obiettivo di fornire istruzioni chiare e dettagliate per la corretta compilazione e tenuta del Nuovo Modello di Registro cronologico, secondo i requisiti definiti dal Decreto Ministeriale n. 59 del 2023 e le nuove scadenze legate all’adesione al RENTRI.
A partire dal 4 novembre 2024, i produttori potranno stampare e vidimare i nuovi modelli di registro, mentre dal 13 febbraio 2025 sarà obbligatorio utilizzare il registro cartaceo per l’iscrizione al RENTRI, disponibile sul portale RENTRI e vidimabile presso le Camere di Commercio. Le vidimazioni virtuali per i soggetti obbligati inizieranno il 23 gennaio 2025.
Aggiorniamo quindi le istruzioni per la compilazione del Registro Carico e Scarico, che avevamo già trattato prima dell’introduzione del nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti.
Struttura del Registro
La struttura del Registro Carico e Scarico è composta da diverse sezioni, ognuna con una funzione specifica e vincolata alle normative. La corretta compilazione di ogni parte è essenziale per mantenere una registrazione accurata e facilitare il monitoraggio del ciclo dei rifiuti.
Di seguito esploriamo ogni sezione con i dettagli necessari per una gestione ottimale e conforme.
- Riferimenti operazione: la prima sezione, include dettagli relativi all’operazione di carico o scarico o della rettifica, come ad esempio la data, il numero progressivo del movimento, il riferimento ai movimenti associati e le annotazioni.
- Identificazione del rifiuto: in questa sezione, si inseriscono le informazioni che identificano il rifiuto, come il codice CER (Catalogo Europeo dei Rifiuti), la descrizione del rifiuto, lo stato fisico, che sia solido, liquido o fangoso, le caratteristiche di pericolo, la quantità e la sua destinazione (R o D).
- Materiali: sezione predisposta per tracciare la produzione di materiale a seguito del trattamento del rifiuto. Il produttore iniziale non deve compilare questo campo.
- Integrazione tra FIR e Registro Carico Scarico: qui vanno riportati i riferimenti al Formulario di Identificazione dei Rifiuti (FIR) o al trasporto transfrontaliero, per garantire la tracciabilità e continuità delle informazioni.
- Esito conferimento: questa sezione documenta l’esito finale del conferimento del rifiuto, indicando la data di fine trasporto, la quantità verificata a destino e l’eventuale respingimento, totale o parziale, del conferimento.
- Provenienza del rifiuto: sezione destinata a situazioni specifiche, come ad esempio il conferimento senza FIR e la presa in carico su area privata. Il produttore iniziale non deve compilare questo campo.
Istruzioni per la compilazione
Per il Produttore iniziale di rifiuti, inteso come soggetto la cui attività produce rifiuti o come soggetto al quale sia giuridicamente riferibile la produzione di rifiuti, è fondamentale rispettare le procedure di compilazione per evitare irregolarità e sanzioni.
Le istruzioni si applicano anche al detentore, inteso come la persona fisica o giuridica, diversa dal produttore iniziale o dal nuovo produttore che è in possesso del rifiuto, come ad esempio un consorzio agrario che deve avviare a recupero o smaltimento dei rifiuti raggruppati presso i propri spazi, ma prodotti dai soci del consorzio.
Questa guida offre un percorso passo-passo per completare ogni campo del Registro Carico e Scarico, coprendo sia i movimenti di Carico i movimenti di Scarico. Vediamo ora i dettagli operativi per garantire una registrazione completa e corretta.
Movimento di Carico
Il movimento di Carico documenta l’inizio del percorso di gestione del rifiuto, tracciando ogni aspetto dalla produzione alla destinazione. La sezione seguente descrive i campi necessari per registrare correttamente i dettagli operativi, garantendo un’accurata tenuta del registro sin dall’origine.
Riferimenti operazione
Nel movimento di Carico, la sezione relativa ai riferimenti operazione consente di registrare i dettagli fondamentali dell’inizio del ciclo di gestione del rifiuto. Qui vengono inserite informazioni come la data e il numero progressivo del movimento, necessarie per mantenere una tracciabilità completa del rifiuto sin dal momento della sua produzione.
Vediamo i campi nello specifico.
- Campo 1 “Registrazione n.“: è un campo che indica la registrazione progressiva dei movimenti su base annua. Il formato per riportare numero e anno è, ad esempio, “0022/2024”.
- Campo 2 “Del“: data in cui avviene la registrazione.
- Campo 3 “Carico“: il Produttore iniziale barra la casella DT se il rifiuto è stato prodotto nell’unità locale, RE se è stato prodotto fuori, per esempio durante un intervento di manutenzione presso un cliente.
Identificazione del rifiuto
Per assicurare una corretta gestione e tracciabilità, è fondamentale identificare con precisione il rifiuto, fornendo dettagli come il codice CER, la descrizione e le caratteristiche fisiche e di pericolo.
Qui di seguito, spieghiamo come completare ciascun campo dedicato all’identificazione, permettendo una registrazione conforme agli standard previsti.
- Campo 8 “Codice EER“: indicazione del codice dell’Elenco Europeo dei Rifiuti.
- Campo 9 “Provenienza“: il produttore deve classificare il rifiuto in relazione all’origine, se speciale o urbano.
- Campo 10 “Descrizione del rifiuto“: consente di identificarlo in modo chiaro e univoco, da compilare solo nel caso dei codici EER terminanti con le cifre 99. In tutti gli altri casi è sufficiente inserire il solo codice EER senza la descrizione codificata come riportata dall’elenco europeo.
- Campo 11 “Caratteristica di pericolo“: possono essere indicate una o più caratteristiche di pericolo tra HP1 Esplosivo, HP2 Comburente, HP3 Infiammabile, HP4 Irritante – Irritazione cutanea e lesioni oculari, HP5 Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT)/ Tossicità in caso di respirazione, HP6 Tossicità acuta, HP7 Cancerogeno, HP8 Corrosivo, HP9 Infettivo, HP10 Tossico per la riproduzione, HP11 Mutageno, HP12 Liberazione di gas a tossicità acuta, HP13 Sensibilizzante, HP14 Ecotossico, HP15 Rifiuto che non possiede direttamente una delle caratteristiche di pericolo già menzionate, ma può manifestarla successivamente.
- Campo 12 “Stato fisico“: deve essere indicato lo stato fisico del rifiuto tra le opzioni SP – In polvere o pulverulento, S – Solido, VS – Vischioso sciropposo, FP – Fangoso, L – Liquido.
- Campo 13 “Quantità“: in assenza di strumenti di misura indicare la quantità stimata.
- Campo 14 “Unità di misura“: indicare l’unità di misura riferita alla quantità di cui al campo 13 (“Quantità”). L’unità di misura può essere kg (chilogrammi) o l (litri). Si consiglia sempre di indicare la quantità in kg in quanto il peso a destino è espresso in kg.
Movimento di Scarico
Il movimento di Scarico rappresenta il trasferimento del rifiuto verso impianti terzi o destinazioni finali, completando così il ciclo di gestione.
Questa sezione illustra i campi necessari per documentare lo scarico, garantendo un monitoraggio accurato delle operazioni di conferimento.
Riferimenti operazione
Il movimento di Scarico, come spiegato, segna il trasferimento del rifiuto verso una destinazione finale o un impianto di trattamento.
Nella sezione dedicata ai riferimenti operazione, è essenziale registrare dettagli specifici che tracciano l’origine dello scarico e il collegamento con eventuali carichi precedenti. Questo consente di mantenere una chiara continuità tra i movimenti di carico e scarico, assicurando la tracciabilità completa del rifiuto.
- Campo 1 “Registrazione n.”: il campo è identico a quello che indica la data in caso di Carico, e indica la registrazione progressiva dei movimenti su base annua, sempre con formato “0023/2024”.
- Campo 2 “Del“: data in cui avviene la registrazione dell’attività.
- Campo 4 “Scarico“: il Produttore barra la casella aT (scarico a terzi) per indicare l’invio ad un soggetto terzo (impianto autorizzato di trattamento rifiuti).
- Campo 5 “Riferimento operazione“: il Produttore indica il numero della o delle registrazioni di carico a cui fa riferimento l’operazione di scarico, con l’indicazione del numero progressivo su base annua e con l’anno di riferimento, sempre con lo stesso formato.
Qualora un carico non si esaurisca in un unico scarico, lo stesso riferimento di carico dovrà essere riportato sul o sui successivi scarichi.
Nel caso di registro in formato cartaceo, qualora gli spazi previsti per il Campo 5 (riferimento operazione) non siano sufficienti gli ulteriori riferimenti vanno riportati nel campo 42 Annotazioni.
Identificazione del rifiuto
L’identificazione del rifiuto durante il movimento di Scarico richiede l’inserimento di informazioni che confermano l’identità del materiale trasferito.
Anche in questa sezione, è necessario specificare il codice CER, le caratteristiche di pericolo, e la destinazione finale del rifiuto.
- Campo 8 “Codice EER“: indicazione del codice dell’Elenco Europeo dei Rifiuti.
- Campo 9 “Provenienza“: il Produttore deve classificare il rifiuto in relazione all’origine, cioè se si tratta di rifiuto speciale o urbano.
- Campo 10 “Descrizione del rifiuto“: si compila allo stesso modo del modulo di Carico, solo se il codice EER termina con “99”, per identificare il rifiuto in modo univoco. La descrizione codificata serve solo in questi casi.
- Campo 11 “Caratteristica di pericolo“: possono essere indicate una o più caratteristiche di pericolo tra quelle indicate sopra.
- Campo 12 “Stato fisico“: anche qui, ripetiamo le categorie che sono SP – In polvere o pulverulento, S – Solido, VS – Vischioso sciropposo, FP – Fangoso, L – Liquido.
- Campo 13 “Quantità“: in caso di mancanza di strumenti di misura, qui va indicata la quantità stimata.
- Campo 14 “Unità di misura“: va fatto riferimento all’unità di misura riferita al campo 13 (Quantità), che può essere kg (chilogrammi) o l (litri).
- Campo 15 “Destinato a“: il Produttore indica l’operazione di recupero R, o l’operazione di smaltimento D, tra quelle che abbiamo schematizzato nella tabella seguente.
Operazioni di recupero Operazioni di smaltimento R1 Utilizzazione principalmente come combustibile o come altro mezzo per produrre energia D1 Deposito sul o nel suolo (ad esempio discarica) R2 Rigenerazione/recupero di solventi D2 Trattamento in ambiente terrestre (ad esempio biodegradazione di rifiuti liquidi o fanghi nei suoli) R3 Riciclaggio/recupero delle sostanze organiche non utilizzate come solventi (comprese le operazioni di compostaggio e altre trasformazioni biologiche) D3 Iniezioni in profondità (ad esempio iniezioni dei rifiuti pompabili in pozzi, in cupole saline o faglie geologiche naturali) R4 Riciclaggio/recupero dei metalli e dei composti metallici D4 Lagunaggio (ad esempio scarico di rifiuti liquidi o di fanghi in pozzi, stagni o lagune, ecc.) R5 Riciclaggio/recupero di altre sostanze inorganiche D5 Messa in discarica specialmente allestita (ad esempio sistematizzazione in alveoli stagni, separati, ricoperti o isolati gli uni dagli altri e dall’ambiente) R6 Rigenerazione degli acidi o delle basi D6 Scarico dei rifiuti solidi nell’ambiente idrico eccetto l’immersione R7 Recupero dei prodotti che servono a ridurre l’inquinamento D7 Immersione, compreso il seppellimento nel sottosuolo marino R8 Recupero dei prodotti provenienti dai catalizzatori D8 Trattamento biologico non specificato altrove nel presente allegato, che dia origine a composti o a miscugli che vengono eliminati secondo uno dei procedimenti elencati nei punti da D1 a D12 R9 Rigenerazione o altri reimpieghi degli oli D9 Trattamento fisico-chimico non specificato altrove nel presente allegato, che dia origine a composti o a miscugli eliminati secondo uno dei procedimenti elencati nei punti da D1 a D12 (ad esempio evaporazione, essiccazione, calcinazione, ecc.) R10 Trattamento in ambiente terrestre a beneficio dell’agricoltura o dell’ecologia D10 Incenerimento a terra R11 Utilizzazione di rifiuti ottenuti da una delle operazioni indicate da R1 a R10 D11 Incenerimento in mare R12 Scambio di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate da R1 a R11 D12 Deposito permanente (ad esempio sistemazione di contenitori in una miniera) R13 Messa in riserva di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate nei punti da R1 a R12 (escluso il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti) D13 Raggruppamento preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da D1 a D12 D14 Ricondizionamento preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da D1 a D13 D15 Deposito preliminare prima di uno delle operazioni di cui ai punti da D1 a D14 (escluso il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti)
Integrazione FIR / Registro C/S
L’integrazione tra il Formulario di Identificazione dei Rifiuti (FIR) e il Registro Carico Scarico è essenziale per assicurare continuità e trasparenza nella gestione dei rifiuti. In questa sezione, indichiamo come riportare correttamente i riferimenti del FIR per una tracciabilità completa.
- Campo 22 “Numero formulario“: numero del FIR cui lo scarico si riferisce, o in caso di trasporto transfrontaliero il numero di notifica e numero di serie della spedizione, ove previsto.
- Campo 22b “Trasporto transfrontaliero“: in caso di trasporto transfrontaliero barrare la relativa casella ed indicare a quale tipo di documento ci si riferisce.
I tipi di documenti ammessi sono:- Documento di movimento allegato IB del Regolamento 1013/06.
- Documento di accompagnamento allegato VII del al Regolamento 1013/06.
- Campo 23 “Data inizio trasporto“: corrisponde alla data inizio trasporto indicata sul FIR, o sul documento di movimento/accompagnamento.
- Esito conferimento: questa sezione deve essere compilata solo qualora si disponga della copia completa, ex quarta copia, del FIR che, ricordiamo, deve essere trasmessa al Produttore entro 90 giorni brevi manu, a mezzo raccomandata o PEC oppure tramite RENTRI stesso. Qualora invece non si disponga della copia completa le informazioni relative all’esito del conferimento andranno integrate mediante un movimento di rettifica.
- Campo 24 “Data fine trasporto“: va indicata la data di fine trasporto indicata nella copia completa del FIR.
- Campo 25 “Peso verificato a destino“: va indicato il peso verificato presso l’impianto di destino e tale peso è espresso solo in kg (chilogrammi). Questo campo va compilato per tutti i trasporti. compresi quelli la cui quantità è verificata in partenza. Qualora l’impianto di destino non dovesse accettare i rifiuti, il produttore deve compilare i campi relativi al “Respingimento”.
- Campo 26 “Tipologia“: indicare se il rifiuto è stato respinto in modo parziale o totale sulla base di quanto contenuto nella copia completa del FIR, corrispondente sempre all’ex quarta copia.
- Campo 27 “Quantità“: quantità effettiva di rifiuto respinto. In caso di respingimento parziale del rifiuto indicare nel campo 25 il quantitativo accettato.
- Campo 28 “Unità di misura“: unità di misura della quantità del rifiuto respinto. Anche qui, usare i kg.
- Campo 29 “Causale“: riportare la causale indicata dall’impianto tra:
- NC – Non Conformità, a titolo esemplificativo e non esaustivo, si riporta: rifiuti diverso da quello descritto dal formulario o da quanto dichiarato ai fini della pratica di conferimento all’impianto, rifiuto confezionato in modo non conforme da quanto previsto per la specifica destinazione o dalle norme applicabili, di stato fisico diverso da quello previsto)
- IR – Irricevibile, (a titolo esemplificativo e non esaustivo, si riporta: rifiuto non previsto dall’autorizzazione / iscrizione dell’impianto di destino, mancanza dei requisiti per l’ammissibilità all’impianto quali caratterizzazione di base, analisi di classificazione o di ammissibilità…)
- ALTRO – indicare motivazione. A titolo esemplificativo e non esaustivo, si riporta: esaurimento volumetria disponibile per conferimento rifiuto, chiusura impianto per manutenzione straordinaria, ecc.
Qualora il rifiuto respinto non venisse destinato ad altro destinatario, l’annotazione del respingimento, parziale o totale, sostituisce l’obbligo di annotare la ripresa in carico del rifiuto respinto. Qualora invece il rifiuto respinto fosse destinato ad altro destinatario e questo lo accettasse integralmente i campi 26,27,28 e 29 non devono essere compilati in quanto si considera il rifiuto integralmente accettato e la somma delle quantità accettate da entrambi i destinatari compone il peso verificato a destino.
Annotazioni
Le annotazioni nel registro sono essenziali per fornire informazioni aggiuntive che chiariscano operazioni specifiche o evidenzino dettagli rilevanti ai fini della tracciabilità dei rifiuti. Grazie al campo dedicato alle note, i produttori possono integrare spiegazioni complementari che migliorano la comprensione del percorso dei rifiuti e assicurano una documentazione più precisa.
Il campo 42 “Annotazioni” situato alla fine della sezione dei riferimenti operativi, è riservato a eventuali note esplicative e a qualsiasi altra informazione che contribuisca al tracciamento efficace dei rifiuti.
Movimento di Rettifica o Annullamento di un carico o di uno scarico
In caso di errori o necessità di aggiornare informazioni già registrate, il movimento di Rettifica consente di apportare modifiche senza alterare le operazioni originarie.
Diversamente dalla vecchia procedura, non sarà più necessario apporre correzioni ai movimenti da modificare/integrare ma si procederà all’iscrizione di un nuovo movimento di Rettifica di un carico o di uno scarico.
Questa sezione illustra la procedura per eseguire rettifiche o annullamenti, rispettando la numerazione e le indicazioni previste dal regolamento.
Possono essere rettificati tutti i campi al fine di rappresentare le informazioni corrette.
L’operazione di rettifica segue la numerazione progressiva all’interno del registro e riporta i capi di seguito.
- Campi 1 e 2: numero progressivo su base annuale e data in cui è stata effettuata l’operazione di rettifica (come per un carico o uno scarico).
- Campo 6 “Rettifica“: numero registrazione e data dell’operazione di carico o scarico che si vuole integrare o modificare.
Ogni registrazione di rettifica deve riportare integralmente tutti i dati della registrazione originaria, anche se non modificati.
L’operazione di annullamento di un movimento (di fatto una rettifica totale) segue anch’essa la numerazione progressiva all’interno del registro. I campi sono gli stessi del movimento di Rettifica.
- Campi 1 e 2: numero progressivo su base annuale e data in cui è stata effettuata l’operazione di rettifica (come per un carico o uno scarico).
- Campo 6 “Rettifica“: numero registrazione e data dell’operazione di carico o scarico che si vuole integrare o modificare.
Ogni registrazione di annullamento deve riportare esclusivamente i dati dei campi 1,2 e 6; tutti gli altri campi devono rimanere vuoti.
Rifiutoo e il Registro Carico Scarico con RENTRI
Affrontare la gestione del Registro di Carico e Scarico dei rifiuti secondo le nuove normative RENTRI può rappresentare una sfida complessa. Rifiutoo, il software di Sfridoo per la gestione rifiuti, offre una soluzione dedicata che agevola l’intero processo, assicurando una compilazione conforme e aggiornata.
Grazie alla funzione integrata per il Registro, Rifiutoo permette di semplificare la tracciabilità delle operazioni di carico e scarico, rispettando i requisiti stabiliti dal sistema RENTRI. Con un’interfaccia intuitiva e strumenti di vidimazione virtuale, il software aiuta a mantenere una registrazione accurata e completa, evitando errori e ritardi.
Se desideri approfondire le funzionalità di Rifiutoo per la gestione del Registro o capire come il software si integra con i requisiti di RENTRI, puoi visitare la nostra guida sui software di gestione dei rifiuti per RENTRI.
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